venerdì 29 agosto 2014

Pane e dintorni, ovvero .......


....una bella giornata a Pescia nel 
Panificio di Luca Pellegrini 


Durante un corso di panificazione professionale tenutosi lo scorso aprile alla "GUSTAR - Centro Formazione Arti Bianche" di Pistoia, dal Maestro Piergiorgio Giorilli, ho avuto la fortuna di conoscere persone straordinarie, grandi appassionati come me ed anche esperti artigiani del settore.

Io naturalmente, non posso fare altro che pendere dalle labbra di tutti coloro, il primo della fila è per me sicuramente il Maestro per eccellenza Piergiorgio Giorilli, che hanno fatto della loro passione anche un percorso di vita lavorativa.

Nel settore della panificazione sono diverse le motivazioni che ti spingono a  scegliere ed affrontare un lavoro che si effettua molto spesso di notte, mentre gli altri dormono.

C'è chi si ritrova da ragazzo a seguire il proprio padre nell'attività di famiglia, oppure c'è chi poco avvezzo agli studi, decide per una buona remunerazione come apprendista in un panificio della propria zona e poi magari, crescendo, comprende che quella è la sua giusta strada e ne apre uno tutto suo.

C'è anche chi come me è un grande appassionato da sempre e c'è chi decide di affiancare il lavoro di un professionista affermato, pur di imparare il meglio ma la persona di cui voglio parlarvi, ha scelto di intraprendere la professione di Panificatore dopo i quarantanni e dopo aver tanto lavorato nel mondo del florovivaismo a Pescia.

L'artigiano in questione e Luca Pellegrini, il suo bel Panificio lo potete trovare, se passate da Pescia davanti al nuovo mercato dei fiori, in Via Salvo D'Acquisto al n.ro 39.


E' una persona semplice e modesta nel porsi agli altri, disposta molto spesso per carattere a stare un passo indietro, senza mostrare la grande valenza professionale e umana.

Come dicevo l'ho conosciuto durante questo corso importante ed io l'ho subito notato proprio perché sempre silenzioso, a testa bassa ma non per presunzione, bensì molto attento a tutto quello che il Maestro era intento ad insegnarci.

Eppure, direte voi, perché un panettiere affermato e consolidato sul suo territorio, frequenta un corso professionale?

Semplicemente perché ha la necessità di mettere sempre in discussione la propria conoscenza, il desiderio di apprendere ed essere sempre aggiornato, per offrire il meglio alla propria clientela e questo, signori miei fa la differenza tra l'essere un mediocre professionista ed un serio e qualificato Artigiano.

Quando al corso gli chiesi di avere la possibilità di vederlo al lavoro, pensavo francamente che avrebbe risposto di no, ed invece lui si è dimostrato entusiasta della mia richiesta e questo mi ha riempita di gioia, e così è stato.

Al suo panificio, ho conosciuto il vero Luca Pellegrini, persona di grande riservatezza, imprenditore serio, desideroso di migliorarsi, molto attento alla grande qualità dei prodotti utilizzati per produrre il suo straordinario pane e quant'altro.


da sinistra Luca Pellegrini ed il suo collaboratore Marco

Pensate che lui, quando a suo tempo decise di intraprendere questa attività, ha fatto una scelta importante sulla qualità del proprio apprendimento e si è rivolto proprio al Maestro Giorilli per imparare quanto di meglio sulla sua professione e su questo non ci sono dubbi, il suo investimento ha prodotto buoni frutti.
Entrando nel suo negozio prima e nel suo ampio laboratorio poi, ho trovato una accoglienza gentile e cordiale, una semplicità fatta di grande attenzione per il cliente e le sue esigenze.

Nel pesante lavoro lo affiancano:  ElsaPatrizia, Marco, sua figlia Lucrezia, Davide nonché Marisa, persona presente nell'altro negozio sempre a Pescia, in via Buonvicini n.ro 12.
I suoi collaboratori sono per lui fondamentali e preziosi al punto che, con il suo esempio, li stimola a volersi migliorare e confrontare anche con i negozi della zona e questa non è cosa da poco.
da sinistra Luca, Patrizia e Marco

Ho conosciuto, come dicevo prima, anche Patrizia, che lo aiuta straordinariamente nella gestione e produzione della pasticceria da forno, due mani piccole e gentili che riescono a fare della "Torta co' Becchi" un piccolo capolavoro di bontà e dolcezza.




La sua produzione giornaliera, settimanale e stagionale è decisamente varia e ben assortita. 

Se al mattino desiderate fare colazione con un buon cornetto all'italiana, oppure con quello profumato da uno straordinario mix di cereali e semi,  una crostatina alle marmellate più disparate o un ottimo budino di riso, lui vi accontenta sicuramente elargendovi prodotti straordinariamente fragranti e sfiziosi.

Se poi siete amanti della colazione salata, ebbene, anche qui c'è l'imbarazzo della scelta.



Focacce di tipo soffice o più croccante, focaccine ultra leggere, perfette imbottite con ottimi salumi e da gustare in un sol boccone, pizze al trancio in svariate varianti di farciture, una su tutte  è quella che cattura l'attenzione per i colori brillanti dati dalle verdure fresche con le quali è stata farcita.




Per non parlare poi delle minuscole pizzette dal sensazionale profumo di buon pomodoro e buon olio e le torte salate eseguite con una pasta friabile, leggera e ben sfogliata, anche queste imperdibili.

A mio modesto avviso è straordinariamente buona la Focaccia con uvetta, profumo d'anice e zucchero di canna e devo dire che mi sono sacrificata molto volentieri nell'assaggiarla.



Impeccabile il suo "Buccellato" eseguito con una procedura per me nuova e, riflettendo a posteriori sulla sua ricettazione ed esecuzione devo dire che è riuscito, con la sua bontà, a spodestare preziose ed altisonanti ricette in mio possesso.


Io stenderei volentieri un tappeto rosso fiammante, anche per un prodotto dall'apparenza e dagli ingredienti modesti, il "Pane all'uva", avete capito bene ho detto "PANE", perché è di quello che si tratta.


Luca Pellegrini è riuscito a nobilitare un prodotto semplice, che risulta essere già meraviglioso gustato in purezza ma io, l'ho testato accompagnandolo ad un formaggio erborinato e devo dire che l'accoppiata si è dimostrata vincente. 


E il Pane direte voi? Ebbene il pane è un'altra storia nel senso che non so proprio da quale iniziare.

Il "Toscano" per eccellenza, tranciato in modo irregolare, spessore della crosta impeccabile, cotto alla perfezione, dal gusto e dalla qualità ineccepibili, oserei dire abbastanza raro da trovare e ve lo dice una che nella propria città vanta fior fiore di panifici addestrati in tal senso.



Dalla mollica alveolata in modo irregolare ed un gusto dato dal preimpasto magistralmente eseguito, nonché l'abbinamento della scelta di un'ottima farina, ne fanno un prodotto per il quale vale la pena di fare un salto nel suo Panificio.
 

E parlando di questo prodotto, devo dire che ho fatto la conoscenza della incredibile bontà della farina da lui utilizzata per questa tipologia di pane, che proviene dallo storico Molino PARRI s.r.l. di Siena (http://www.molinoparri.com/), ammetto pubblicamente che dovrò fare un sopralluogo al Molino per informarmi sulle loro straordinarie farine e fare alcuni acquisti, quanto prima.



Ho poi trovato strepitosa l'offerta di pani ai cereali e semi, dalle varie tipologie di impasto e di conseguenti forme nonché variegate miscele.




Due esempi su tutti: un piccolo e panciuto panino di farina di frumento integrale e semi di girasole, strabiliante, per non parlare poi di quello alle noci, entrambi magnifici da trovare in eleganti buffet assortiti.
 



Imperdibile la sua esecuzione del "Pane tipo Altamura", visto lavorare dalle preziose mani di Marco, del quale sono riuscita ad immortalare le incisioni prima dell'infornata, per poi restare a bocca aperta davanti la forno, ad osservare il suo sensazionale sviluppo e fioritura dei tagli.





 
Dai suoi pani si comprende alla loro degustazione, non soltanto la scelta oculata delle materie prime, volta all'assicurarsi una qualità superiore, ma anche una conoscenza e competenza nelle varie metodiche di lavorazione che, quando si cerca di variegare la propria produzione, credetemi non sono poi così semplici da effettuare. 


La mia invasione di campo, nel suo Panificio, è stata per me motivo di grande gioia e apprendimento e voglio quindi rivolgere al Panificatore Luca Pellegrini, la mia gratitudine per avermi concesso l'opportunità di conoscere la sua attività produttiva ed i suoi preziosi ed infaticabili collaboratori.

Grande per me è la valenza che hanno i suoi sacrifici, il suo impegno costante nella ricerca della qualità, il fatto che non ostenti la sua conoscenza nell'ambito dell'Arte Panificatoria, da aggiungersi all'importanza che ha per lui il desiderio di trasmetterla ai suoi collaboratori.


Gentile Luca Pellegrini, la sua professionalità e serietà sono per me un grande esempio da seguire, grazie.


                                                                   Anna





Il "Chicco" augura a tutti un Buon Pane

martedì 19 agosto 2014

My Wholewheat Buns for Barbecue and.......



.....una grigliata 
in compagnia degli amici


Per il "Chicco" le vacanze si fanno attendere e dovrà purtroppo farsene una ragione dal momento che gli impegni quotidiani e due progetti importanti in cantiere, non gli consentono di volar via da qualche parte, magari al fresco per respirare un po' e staccarsi da dosso quell'appiccicosa umidità che in città è presente nell'aria venti ore su ventiquattro.

Fortunatamente, a fargli compagnia, ci sono le incombenze quotidiane, la programmazione e lo sviluppo di un futuro ed importante progetto, che induce alla necessità di riorganizzare una serie di cose anche nell'ambito familiare e poi, ci sono quei rari momenti di fresco mattutino, in cui, all'albeggiare e nel più assoluto silenzio, si sta in terrazza afflosciati su di una sdraio, con accanto un bel cappuccino, un blocco per gli appunti e l'ultimo libro acquistato, che è lì silenzioso ad aspettarti e a pregustare il tuo stupore nell'aprirlo.

Cosa ne sarebbe del povero "Chicco" se non potesse ogni tanto aprire un suo libro e far volare la fantasia nei posti più disparati anche se molte volte, è quella gastronomica.

Ah, lo studio e la lettura! Sono l'unica forma di ozio, però costruttivo, che si concede il "Chicco". 
Gli piace spaziare dalla narrativa, la poesia, la storia contemporanea per poi passare con fare più leggero su trattati di giardinaggio, perché, che ne sarebbe del mondo senza una rigogliosa natura ed il desiderio un giorno, di avere un piccolo orto tutto suo.

Sì! Un piccolo orticello dal quale attingere, di stagione in stagione, per tutte quelle straordinarie ricette che aspettano da tanto di essere messe in produzione e che sono là, sepolte da una moltitudine di fogli, nell'oblio, ma solo in apparenza dimenticate, bensì oculatamente organizzate nella sua mente perché....quando scatta l'idea il "Chicco" è vigile e pronto e si mette subito all'opera.

Ed è proprio grazie ad una portentosa memoria che è riuscito a venire in aiuto di una personcina di famiglia che ha chiesto il suo apporto lavorativo, proprio per passare una serata in compagnia degli amici, prima che ciascuno parta per le proprie mete vacanziere.

- "Che ne pensi mamma, se organizziamo un Barbecue e tu fai una montagna di soffici panini?" -

Oramai, lo hanno capito tutti che quest'anno il mio forno non va in vacanza ed allora ho raccolto quel poco di energia che è rimasta a causa del caldo assillante e, come mi è già stato detto più volte da qualcuno, con il caldo i lievitati vengono meglio, ho dato sfoggio di panini ma non di quelli soliti, bensì Americani perché altrimenti, che Barbecue sarebbe?
 
Ed allora, Signore e Signori, vi presento la ricetta  in questione che è nata dall'esigenza di unire il panino soffice per antonomasia, la cui finalità è quella di accogliere e contenere succulenti pietanze e condimenti, con un po' di quel rustico che fa tanto salutare, dato da un'ottima farina integrale perché, in fondo, un ottimo risultato si ottiene sempre è soltanto utilizzando un'ottima farina.


My Wholewheat Buns
 for Barbecue


Impasto di tipo diretto con maturazione in frigo a +6° C per 12 ore.

Ingredienti per la dose di 7 pezzi da circa g. 100  ciascuno.

- g. 250 di farina di frumento di Tipo 1 W 270 - (12,5% di proteine)
- g. 125 di farina integrale di frumento macinata a pietra (per me del Molino BARDAZZI)
- g. 235 di acqua (il 63% sul totale della farina)
- g.     6 di lievito compresso
- g.   30 di latte in polvere di tipo parzialmente scremato
- g.   15 di olio extra vergine d'oliva
- g.   15 di burro di qualità (per me CORMAN)
- g.     7 di malto d'orzo (il 2% sulla farina)
- g.     7 di sale (il 2% sulla farina)

Per la lucidatura e finitura superiore del panino:
n. 1/2  cucchiaino di fecola di patate 
- g.   30 di acqua fredda
- quanto basta di semi di sesamo, di lino, di zucca, di girasole.

Prima di tutto preparate in una tazza la miscela di fecola di patate e acqua fredda. Una volta mischiato il tutto e verificato che non ci siano grumi, mettete nel forno a microonde soltanto per il tempo necessario a scaldare poco il tutto. Togliete dal microonde e miscelate con cura, mettete quindi da una parte coprendo con pellicola.
Questa soluzione vi servirà per spennellare i panini e farvi aderire i semi senza che si stacchino dopo la cottura e, vi consentirà di evitare di utilizzare uovo intero o solo tuorlo per lucidarli, cosa che a molti non è gradita, ed otterrete un ottimo risultato.


Per l'impasto:
Nella ciotola dell'impastatrice (o in una ciotola normale per l'impasto manuale) versate le farine e mischiatele, poi sbriciolatevi il lievito compresso ed unitevi 200 g. di acqua a temperatura ambiente, nella quale avrete sciolto il latte in polvere, il malto d'orzo ed iniziate ad impastare.



Quando il liquido sarà stato completamente assorbito inserite il sale e continuate ad impastare.
A questo punto inserite versandoli a filo i 35 g. di acqua rimasti, continuate ad impastare fino a che il composto non si staccherà dalle pareti della ciotola.

Unite adesso un po' alla volta il burro ridotto a pezzetti e quando anche questo sarà stato assorbito dall'impasto, unite l'olio e continuate la lavorazione fino a quando il composto non si presenterà liscio e soffice al tatto.
Formate una palla con il composto ottenuto e mettetela in una ciotola leggermente unta, inserite il tutto all'interno di una busta di plastica e decorsi 20 minuti, mettete il tutto in frigorifero a +6° C per 12 ore.

Dodici ore dopo estraete dal frigorifero la ciotola ed attendente 30 minuti in estate, 1 ora in inverno, prima di dividere il tutto in 7 porzioni di peso identico, arrotondate morbidamente e posizionate con la chiusura sotto su una teglia rivestita con carta da forno leggermente infarinata, coprite con un cellophane e fate lievitare 30 minuti a 25° C.



Decorsi i 30 minuti, con il palmo della mano o con l'ausilio di un matterello, appiattite i panini sino ad ottenere uno spessore di 1,5  cm, lucidateli con la soluzione di fecola ed acqua ed rovesciate la parte lucidata su di un piatto contenente i semi da voi scelti.

Esercitate una leggera pressione per far si che i semi si attacchino bene, dopodiché riportateli nella posizione originaria con tutti i semi che vi guardano.
Adesso come vedete dalla foto posizionateli su una teglia rivestita di carta da forno e copriteli con un cellophane e metteteli a lievitare a 25° C per 45 minuti.



Per quanto mi riguarda queste tempistiche di lievitazione si sono dimostrate perfette, ma ricordate che vale sempre la regola che ognuno di voi dovrà verificare visivamente il raggiunto raddoppio del prodotto.
Preciso inoltre che, con questa tipologia di panino, i risultati migliori si ottengono effettuando l'infornata un po' prima del termine della lievitazione, che completerà definitivamente nel forno permettendovi così di ottenere un panino soffice e senza "caverne" al suo interno.


A lievitazione completata cuocete i panini con poco vapore iniziale, ad una temperatura di 200° C (forno statico) per circa 15 minuti, dovranno avere un leggero colore dorato.
Estraeteli dal forno a cottura ultimata e posizionateli su di una griglia per il loro totale raffreddamento.


Adesso non resta altro che prepararvi per una bella grigliata in compagnia dei vostri cari e magari di qualche vostro amico che, quando vi vedrà portare in tavola questi magnifici panini, sono sicura rimarrà sbalordito della vostra bravura.


Le ricette di questa tipologia di panini, messe in produzione negli anni dal "Chicco", sono tante e devo anche dire, fortunatamente straordinarie in termini di risultati.


Alcune volte tra gli ingredienti sono state inserite le uova, altre volte no, oppure farine con diverse caratteristiche nonché cereali diversi, altre volte il burro ed il latte, altre volte liquidi alternativi per testare ricette per chi è intollerante al lattosio oppure alle uova.


A volte redatte da nomi illustri nel campo della Panificazione professionale, molte altre dovute a gentili elargizioni da chi, nel campo del "Panino Farcito per Eccellenza" ne ha fatto una vera e propria professione ma, nella stragrande maggioranza dei casi, donate di chi, come il "Chicco", ha voluto condividere nel Web le proprie sperimentazioni e la conseguente ricetta.


Il "Chicco" un po' alla volta le racconterà e le condividerà in questo suo spazio, perché chissà che un giorno un nuovo amico, magari straniero, bussi alla sua porta e lo inviti ad un suo Barbecue ed allora sai quanti panini occorreranno?
     

Il "Chicco" augura a tutti 
una splendida e serena Estate

a presto



inviato a: yeastspotting

sabato 9 agosto 2014

Sweet Rainbow Buns



UN DOLCE VORTICE 
SOFFICE E COLORATO


Quest'anno l'estate si è fatta decisamente attendere, i colori e le temperature che dovrebbero contraddistinguerla si sono fatti desiderare, in effetti erano decisamente più autunnali che estivi ma, tra un acquazzone ed un tasso di umidità non indifferente, io ho continuato imperterrita a produrre lievitati e a preparare confetture, cercando di catturare i caldi colori estivi della saporita frutta che è tipica delle belle giornate assolate.    

Perché ci sono stagioni più calde durante l'anno, in cui si lavora con fare solerte, al fine di conservare ed approvvigionarsi della naturale dolcezza data dai frutti sapientemente essiccati al sole, conservati in dolci sciroppi oppure canditi in soluzioni dense e zuccherine.

Tutti quegli straordinari frutti, fatti opportunamente maturare sulle piante, finiscono con l'essere accuratamente selezionati, talvolta tagliati e lavorati da mani accorte che, nel rispetto delle più nobili tradizioni locali, li trasformano in semplici ma sensazionali leccornie.


Tanti sono gli artigiani straordinari che in Italia ci regalano, con lo scandire delle stagioni, sublimi prelibatezze da poter assaporare durante tutto l'anno.  
  
Perché se desidero spalmare su una fetta di buon pane, dell'ottimo burro d'alpeggio e voglio napparlo con un profumatissimo miele d'acacia, arricchito da piccole perle come la nocciola "Tonda Gentile delle Langhe", avrete capito che non ho bisogno di andare poi molto lontano. 

L'abilità di operose ed abili mani, che un tempo avevano la primaria necessità di trasformare e conservare per lunghi periodi i prodotti naturali che la campagna o il bosco elargivano con generosità, erano straordinarie.  

Ricordo ancora, e sono tra i più fortunati, che cosa sia staccare con le mie mani dalla pianta, un frutto giunto a naturale maturazione per poi vederlo sapientemente conservare in mille modi dalle mani ruvide, a causa dei lavori in campagna, delle mie nonne, entrambe donne di una tempra invidiabile nonché cuoche meravigliose.


Quello che oggi voglio proporvi, è un prodotto lievitato arricchito da un mix di straordinaria frutta accuratamente candita, di quella morbida e di ineccepibile qualità, impreziosito dalla morbidezza conferita dal burro, elegante e scioglievolissimo alla sua degustazione.


E' una piccola dolcezza da assaporare tutto l'anno, in qualunque stagione ed in qualunque momento della giornata e quindi, se sono riuscita ad ingolosirvi anche soltanto un pochino, cosa aspettate, grembiule alla mano correte in dispensa e date inizio ai lavori e, caldo o non caldo, regalatevi questa straordinaria bontà.
  
SWEET RAINBOW BUNS
  

Impasto di tipo diretto

Ingredienti per circa 800 g. di impasto (circa 12-14 Buns):
- g. 500 di farina W300-310 con 13% di proteine
- g.   75 di acqua
- g.   75 di latte intero di alta qualità
- g.   75 di uova (1 uovo di tipo medio più 1 tuorlo)
- g.   75 di burro morbido e di qualità (per me CORMAN) 
- g.   30 di zucchero semolato
- g.   20 di lievito compresso 
- g.    5 di sale
- n.    1 bacca di vaniglia Bourbon (i semini al suo interno)

Per la farcitura:
- g. 350 di frutta candita mista del tipo morbido (io ho utilizzato pere, pesche, albicocche, ciliegie, fichi, ananas e kumquat, tagliandoli a strisce non troppo sottili)
- g.   50 di pinoli 

Per lucidare:
- n. 1 albume leggermente sbattuto

Impasto:
Intiepidite il latte e unitevi i semini contenuti nel baccello di vaniglia che avrete aperto e raschiato, lasciate riposare coperto sino a totale raffreddamento.
Sciogliete il lievito compresso nel latte aromatizzato dalla vaniglia unendovi anche 15 g. di zucchero, fate riposare 15 minuti coperto, inizierà a schiumare, a quel punto versatelo nella ciotola contenente la farina setacciata.

Unitevi le uova precedentemente sbattute con l'acqua ed iniziate ad impastare, quando la farina avrà assorbito tutti i liquidi aggiungete i 15 g. di zucchero rimasto e continuate ad amalgamare. 

Appena il composto avrà assunto un aspetto più liscio inserite il sale, lavorate ancora qualche minuto ed iniziate ad inserire il burro 25 g. alla volta, non appena vi renderete conto che è stato completamente assorbito dall'impasto unite i successivi 25 g. e continuate ad amalgamare, procedete così sino ad esaurimento di tutto il burro indicato in ricetta.




Adesso rovesciate il composto sul piano di lavoro leggermente spolverato di farina e senza premere eccessivamente lavoratelo con dolcezza per fare in modo che non si surriscaldi troppo.

Non appena il composto avrà assunto un aspetto liscio e soffice, sospendente la lavorazione e posizionatelo nella ciotola leggermente infarinata, infilate il tutto in una busta di cellophane e fate riposare per 30 minuti ad una temperatura di 26° C, dopodiché posizionate tutto l'incarto in frigorifero a +6° C per due ore.

Estraete l'impasto dal frigorifero ed iniziate a stenderlo con l'ausilio di un leggerissimo spolvero di farina cercando  di creare un rettangolo di 25 x 40 cm spesso 7- 8 mm.
Distribuitevi sopra in modo uniforme la frutta candita precedentemente tagliata in pezzi non troppo piccoli ed pinoli.


Adesso, partendo dal lato più lungo, arrotolate senza stringere troppo e fate in modo che la chiusura del rotolo così creato, rimanga sotto.
Con l'aiuto di un coltello tagliate delle rondelle dello spessore di 3 cm, schiacciatele leggermente e posizionatele su una teglia rivestita di carta da forno.

Fate lievitare senza coprire ad una temperatura di 26° C per circa 1 ora, dovranno quasi raddoppiare il loro volume iniziale.
I migliori risultati si ottengono cuocendo i dolci prima che la lievitazione raggiunga il culmine.
Verificate al tatto e visivamente il grado di lievitazione ottimale.

A questo punto spennellate in modo leggero con l'albume leggermente sbattuto, tutta la superficie dei Buns e cuocete ad una temperatura di 190 ° C (no ventilato) per 15 minuti circa.

Vale sempre la regola che ognuno di voi conosce il proprio forno, verificate la cottura del prodotto facendo attenzione perché, essendo un impasto ricco, tende a scurire facilmente.

Una volta cotti posizionateli su una griglia per il totale raffreddamento.


Vi posso garantire che se degustati appena tiepidi sono da delirio per le papille gustative e se poi, strappandoli con le mani ne tufferete il boccone così creato in un voluttuoso e cremoso yogurt, vi creeranno dipendenza.
 

E per i più golosi, ma accaldati da un'estate arrivata in ritardo, un altro piccolo consiglio: gustateli abbinandoli ad un meraviglioso gelato alla crema, aromatizzato da autentica vaniglia Bourbon e comprenderete che il soffice impasto e la dolcezza della frutta, alla loro degustazione, esploderanno all'unisono  in una sinfonia di sapori. 



To those who follow with affection "Chicco" 
here it is a very important message!


Mi rivolgo a tutte quelle persone che mi seguono con affetto: a tutti coloro che sfortunatamente non conosco di persona, ma che, grazie al web, posso raggiungere nelle loro case ovunque vivano in tutto il mondo. Apprezzerei davvero molto se mi faceste sapere cosa ne pensate riguardo tutto ciò che ho pubblicato; se trovate che qualcosa possa essere migliorato, oppure qualche aspetto che vorreste approfondire, cosicché tutto ciò che ho imparato e messo in pratica negli anni, nel settore della panificazione e del cibo, sia a voi accessibile nel miglior modo. Nella mia vita ho avuto il privilegio di attingere dalle conoscenze e dalla passione di molte persone, ed in molti casi non solo da Maestri del Settore, ma anche da appassionati come voi che hanno deciso di condividere con tutti le loro varie esperienze.
Vi sarei grata se ci pensaste su e sarei felice di ricevere le vostre opinioni (anche in inglese se preferite) e io farò del mio meglio per rispondervi, perché se condividiamo semplicemente  la nostra passione tutto può diventare più divertente!
Grazie mille a tutti voi :)



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In my life I've had the honor to draw from the knowledge and passion of many people, and in lot of cases not only from experts, but also from great lovers of this field like you who decided to share with everyone their various experiences. Please think about it and I'll be pleased to receive your opinions (in English too if you prefer :) ) and I'll do my best to answer you because if we simply share our passion everything canget funnier! Thanks so much to all of you :)

                                                              
Anna



Il "Chicco" augura a tutti voi 
una buona giornata 
ed una piacevole estate


a presto



inviato a: yeastspotting